Detartrasi, Ablazione del tartaro o Pulizia dei Denti
Igiene e Prevenzione
La detartrasi o ablazione tartaro è la rimozione della placca e del tartaro sui denti tramite l’ablatore ad ultrasuoni.
La pulizia dei denti professionale ha lo scopo di evitare infiammazioni gengivali e malattie del cavo orale.
Perfino le migliori abitudini di igiene orale quotidiana non sono sufficienti per eliminare tutti i batteri e i residui di placca che si accumulano nel tempo.
Indice
Come Funziona la Detartrasi
La pulizia dei denti professionale viene eseguita dall’odontoiatra o dall’igienista dentale (figura più indicata e specializzata) in più fasi:
1) La seduta di pulizia professionale dei denti inizia con uno sciacquo della bocca con acqua e collutorio (erroneamente chiamato “colluttorio”).
2) Rimozione di tartaro e placca accumulati sulla superficie dei denti, negli spazi tra i denti e sotto la gengiva. Il tutto viene eseguito tramite l’ablatore (o scaler) ultrasuono ad alta frequenza. Frammenta le concrezioni di tartaro distruggendo nel contempo i batteri che costituiscono la placca.
3) In presenza di tartaro in profondità nelle gengive, si utilizzano strumenti manuali più accurati in acciaio (curette) per pulire a fondo e completare la pulizia dentale.
4) Lucidatura dei denti tramite l’applicazione di una pasta abrasiva ad azione smacchiante per rimuovere le macchie dai denti.
Durante la rimozione del tartaro e a fine trattamento, il paziente dovrà sciacquare la bocca con dell’acqua per eliminare eventuali residui della pulizia dentale.
Cosa Fare Prima della Detartrasi
Non è richiesta alcuna preparazione specifica o controindicazione prima della detartrasi.
A prescindere dalla seduta con il dentista, è buona norma lavarsi sempre i denti almeno due volte al giorno ed utilizzare il filo interdentale o scovolino in base alle esigenze.
Cosa Fare Dopo la Detartrasi
Dopo il trattamento è consigliato:
- Aspettare almeno un’ora prima di mangiare e/o bere alimenti zuccherati (dolci) e macchianti (caffè, tè, bevande, pomodoro, ecc.).
- Seguire attentamente le istruzioni di igiene orale da casa che vengono fornite dall’igienista o dentista. Possono includere l’uso di un particolare tipo di spazzolino, dentifricio, collutorio o scovolino.
Mantenere le indicazioni tutti i giorni fino alla prossima seduta di detartrasi è fondamentale per mantenere una bocca sana, fresca e pulita nel tempo.
Il processo di guarigione può impiegare circa una settimana.
Non bisogna allarmarsi se si sente fastidio, sensibilità o gengive sanguinate.
Domande Frequenti
Quanto costa la pulizia denti professionale?
Il costo medio della pulizia dentale semplice varia in media tra i 50€ e i 100€.
Il prezzo può variare in base a:
- Il luogo e la zona in cui è sito lo studio odontoiatrico.
- I costi sostenuti dallo studio per la strumentazione e lo staff medico.
- La scelta commerciale dello studio dentistico.
L’ablazione del tartaro è la terapia “di prima necessità” per la prevenzione e fondamentale per qualsiasi età.
Fa male la pulizia dei denti?
La pulizia dentale professionale è un trattamento che generalmente non fa male.
Lo dimostra il fatto che si può effettuare anche senza anestesia, ma per chi soffre di ipersensibilità è possibile chiedere al dentista di effettuare un’anestesia locale.
In alcuni studi dentistici non è necessaria nemmeno la siringa, basta uno spray o gel anestetizzante che eliminerà qualsiasi sensazione fastidiosa o dolorosa.
La detartrasi tende ad essere più fastidiosa o “dolorosa” quando non si va dal dentista o igienista per anni…
Cosa mangiare dopo la pulizia dei denti?
Il primo consiglio è di chiedere al dentista o igienista dopo la seduta.
Dopo la pulizia dei denti semplice si può mangiare e bere ma è consigliato aspettare circa 30 minuti – 1 ora.
In base al paziente possono essere sconsigliati cibi e bevande:
- zuccherate;
- appiccicose;
- cibi duri.
Quanto tempo ci vuole per fare la pulizia dentale?
La seduta di Detartrasi può durare circa 30 minuti – 1 ora.
Dipende dalla quantità di tartaro accumulato, dalla compliance del paziente e dall’esperienza dell’operatore.