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Placca Dentale e Tartaro: Prevenzione e Rimozione Efficace

Indice

placca dentale - Tartaro sui Denti

Cos'è la Placca Dentale?

Immagina la placca dentale come una pellicola invisibile e appiccicosa che si forma costantemente sui tuoi denti. Questa sostanza, incolore o leggermente giallastra, è un vero e proprio biofilm, un agglomerato di milioni di batteri che vivono naturalmente nella nostra bocca. Si nutrono degli zuccheri e dei residui di cibo che consumiamo quotidianamente, producendo acidi come scarto metabolico. La placca tende a depositarsi soprattutto:

  • Sulla superficie esterna e interna dei denti.
  • Negli spazi tra un dente e l’altro.
  • Lungo il bordo gengivale.
  • Nelle fessure e nei solchi presenti sulla superficie masticatoria dei molari.

È importante sottolineare che la formazione della placca è un processo continuo e naturale, che inizia pochi minuti dopo ogni pasto. Il problema sorge quando questa placca non viene rimossa regolarmente e in modo efficace.

dente sano e con placca dentale e tartaro

Perché è Pericolosa la Placca?

Gli acidi prodotti dai batteri della placca attaccano lo smalto dei denti, il loro rivestimento protettivo più esterno. Questo attacco costante è la causa principale della carie, piccole lesioni che, se non trattate, possono ingrandirsi e compromettere la struttura del dente fino a raggiungere la polpa, causando dolore e richiedendo trattamenti più complessi come la devitalizzazione.

Ma non solo: la placca è anche il principale responsabile delle infiammazioni gengivali, note come gengivite. Quando la placca si accumula lungo il bordo gengivale, i batteri irritano i tessuti molli, causando arrossamento, gonfiore e sanguinamento delle gengive, specialmente durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale.

Cos'è il Tartaro?

Se la placca dentale non viene rimossa quotidianamente e in modo accurato, nel giro di 12-18 ore inizia un processo di mineralizzazione. I minerali presenti nella saliva (come il calcio e il fosfato) si depositano sulla placca, trasformandola in una sostanza dura e calcificata: il tartaro.

A differenza della placca, che è morbida e può essere rimossa con lo spazzolino e il filo interdentale, il tartaro è poroso e di consistenza molto dura, simile a una roccia. Si presenta come una patina giallastra o marrone scuro, che può essere visibile a occhio nudo, specialmente sulla superficie interna degli incisivi inferiori e sulla superficie esterna dei molari superiori, in corrispondenza dell’apertura dei dotti salivari.

Una volta formato, il tartaro non può essere rimosso con le normali pratiche di igiene orale domiciliare. Richiede un intervento professionale da parte del dentista o dell’igienista dentale.

Perché il Tartaro è Ancora più Pericoloso?

Il tartaro agisce come una superficie ruvida e porosa, favorendo ulteriormente l’adesione e la crescita di nuova placca batterica. Questo crea un circolo vizioso che peggiora rapidamente la situazione.

La presenza di tartaro e placca non solo aumenta il rischio di carie, ma è anche la causa principale dello sviluppo della parodontite, una malattia infiammatoria cronica che colpisce i tessuti di supporto del dente (gengive, osso alveolare, legamento parodontale). Se non trattata, la parodontite può portare alla recessione gengivale (ovvero le gengive si “ritirano” scoprendo la radice del dente), alla mobilità dei denti e, nei casi più gravi, alla loro perdita. Inoltre, l’infiammazione cronica nel cavo orale può avere ripercussioni sulla salute sistemica, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e complicanze in gravidanza.

Sintomi e Segnali d'Allarme di Placca e Tartaro Eccessivi

Riconoscere i segnali precoci di accumulo di placca e tartaro è cruciale per intervenire tempestivamente. Ecco i sintomi più comuni a cui prestare attenzione:
  • Alito cattivo (alitosi): I batteri che compongono placca e tartaro rilasciano gas maleodoranti.
  • Gengive arrossate, gonfie o sensibili: Sono i primi segnali di gengivite.
  • Sanguinamento delle gengive: Spesso si verifica durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale.
  • Gengive che si ritirano: I denti possono apparire più lunghi del normale.
  • Denti che appaiono più gialli o scuri: A causa della pigmentazione del tartaro.
  • Superficie ruvida o appiccicosa sui denti: Sensazione percepibile con la lingua.
  • Dolore o sensibilità dentale: Specialmente in presenza di carie.
  • Spazi tra i denti che si allargano.
Se noti uno o più di questi sintomi, è fondamentale consultare il tuo dentista.

Come Prevenire Placca Dentale e Tartaro

La buona notizia è che la placca dentale può essere efficacemente rimossa con una corretta e costante igiene orale domiciliare. E prevenire la placca significa prevenire il tartaro. Ecco i pilastri di una prevenzione efficace:

1. Spazzolamento dei Denti Efficace

  • Frequenza: Spazzola i denti almeno due volte al giorno, preferibilmente dopo ogni pasto principale e prima di andare a letto.
  • Tecnica: Utilizza uno spazzolino con setole morbide o medie. Posiziona lo spazzolino con un angolo di 45 gradi rispetto al bordo gengivale e con movimenti delicati ma decisi, spazzola dalla gengiva verso il dente. Non strofinare con forza orizzontalmente. Spazzola tutte le superfici dei denti: esterna, interna e masticatoria. Non dimenticare di spazzolare anche la lingua per rimuovere i batteri e migliorare l’alito.
  • Durata: Dedica almeno due minuti a ogni sessione di spazzolamento. Puoi usare un timer per assicurarti di raggiungere la durata consigliata.
  • Dentifricio: Utilizza un dentifricio al fluoro. Il fluoro rafforza lo smalto dei denti, rendendoli più resistenti all’attacco degli acidi batterici e aiutando a prevenire la carie.

2. Uso Quotidiano del Filo Interdentale o Scovolino

  • Lo spazzolino da solo non è sufficiente a rimuovere la placca e i residui di cibo dagli spazi interdentali e sotto il bordo gengivale, dove si annida la maggior parte dei batteri.
  • Usa il filo interdentale almeno una volta al giorno, preferibilmente la sera. Passalo delicatamente tra un dente e l’altro, avvolgendolo a “C” attorno al dente e facendolo scivolare delicatamente sotto il bordo gengivale.
  • Gli scovolini interdentali, disponibili in varie misure, sono un’ottima alternativa o complemento al filo, specialmente per chi ha spazi più ampi tra i denti o porta apparecchi ortodontici.

3. Collutorio (con moderazione e su consiglio)

  • Un collutorio terapeutico (spesso a base di clorexidina, da usare solo per brevi periodi su indicazione del dentista) può essere utile in casi specifici di gengivite o dopo interventi chirurgici.
  • Un collutorio cosmetico può aiutare a rinfrescare l’alito e a rimuovere i residui di cibo, ma non sostituisce lo spazzolamento e il filo interdentale. Utilizzalo come complemento alla tua routine, non come unica soluzione.

4. Alimentazione Equilibrata

  • Limita il consumo di zuccheri e carboidrati raffinati, che sono il “cibo” preferito dai batteri della placca.
  • Evita spuntini frequenti tra i pasti.
  • Prediligi alimenti ricchi di fibre, frutta e verdura croccante che aiutano a “pulire” naturalmente i denti.
  • Bevi molta acqua, che aiuta a sciacquare i residui di cibo e a mantenere la bocca idratata.

L'Importanza delle Visite e Pulizie Dentali Professionali

Anche con la più scrupolosa igiene orale domiciliare, è quasi impossibile rimuovere il 100% della placca, specialmente in aree difficili da raggiungere. È qui che entra in gioco l’importanza della prevenzione professionale.

  • Controlli Regolari: Visita il tuo dentista almeno una o due volte l’anno, anche in assenza di sintomi. Queste visite permettono al dentista di individuare precocemente eventuali problemi, come carie incipienti o segni di gengivite, prima che si aggravino.
  • Pulizia Dentale ProfessionaleIgiene Orale Professionale o Detartrasi: Questa procedura, eseguita dal dentista o dall’igienista dentale, è l’unico modo per rimuovere il tartaro calcificato e la placca residua. Durante la pulizia, vengono utilizzati strumenti specifici (come gli ultrasuoni e gli strumenti manuali) per rimuovere delicatamente ma efficacemente i depositi di tartaro sopra e sotto il bordo gengivale. La pulizia professionale non solo previene carie e malattie gengivali, ma rende anche i denti più lisci, rendendo più difficile l’adesione di nuova placca.
  • Consigli Personalizzati: Durante le visite, il dentista o l’igienista possono fornirti consigli personalizzati sulla tecnica di spazzolamento, sugli strumenti di igiene orale più adatti alle tue esigenze e su come migliorare la tua routine quotidiana.
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Placca e Tartaro nei Bambini: Cosa Devono Sapere i Genitori

I bambini sono particolarmente suscettibili alla formazione di placca e carie, poiché spesso hanno una dieta ricca di zuccheri e le loro abitudini di igiene orale potrebbero non essere ancora perfette. I genitori giocano un ruolo cruciale nella protezione dei denti dei loro figli.

  • Inizia Presto: L’igiene orale dovrebbe iniziare fin dalla comparsa del primo dentino. Pulisci delicatamente le gengive e i primi dentini con una garza umida o uno spazzolino da dito per neonati.
  • Spazzolamento Assistito: Fino a circa 7-8 anni, i bambini non hanno la manualità necessaria per spazzolare i denti in modo efficace. Aiutali o supervisiona lo spazzolamento, assicurandoti che raggiungano tutte le superfici.
  • Dentifricio al Fluoro per Bambini: Usa un dentifricio con un contenuto di fluoro adatto all’età del bambino (chiedi consiglio al tuo dentista pediatrico).
  • Limita gli Zuccheri: Riduci al minimo bevande zuccherate, caramelle e snack tra i pasti.
  • Visite Pediatriche Regolari: Porta il bambino dal dentista pediatrico per la prima visita intorno al primo anno di età o alla comparsa del primo dente, e poi regolarmente. Questo aiuta a creare un rapporto positivo con il dentista e a intercettare precocemente eventuali problemi.
  • Sigillature dei Solchi: Le sigillature sono un trattamento preventivo indolore che prevede l’applicazione di una resina protettiva sui solchi profondi dei molari, dove la placca tende ad accumularsi più facilmente, riducendo significativamente il rischio di carie.

Miti da Sfatare su Placca e Tartaro

  • “Il tartaro si può rimuovere con rimedi casalinghi”: Falso. Rimedi come il bicarbonato di sodio, il limone o l’aceto possono danneggiare lo smalto dei denti, rendendoli più sensibili e vulnerabili alla carie, senza rimuovere il tartaro. Solo il professionista può farlo.
  • “Una volta che ho il tartaro, è inutile spazzolare”: Falso. Anche se il tartaro richiede l’intervento professionale, la placca continua a formarsi. Mantenere una buona igiene orale rallenta l’accumulo di nuova placca e tartaro e riduce l’infiammazione gengivale.
  • “Solo chi mangia molti dolci ha placca e carie”: Falso. Anche una dieta equilibrata non esclude la formazione di placca. Tutti sono soggetti all’accumulo di placca e tartaro, l’importante è la rimozione costante e accurata.

Conclusione: Il Tuo Sorriso Merita Protezione

La placca dentale e il tartaro sono nemici silenziosi ma potenti della salute orale. Non sottovalutare la loro presenza e il loro potenziale distruttivo. Investire tempo e attenzione nella tua igiene orale quotidiana, combinata con controlli e pulizie professionali regolari, è la migliore strategia per prevenire problemi futuri e garantire un sorriso sano, forte e luminoso per tutta la vita.

Non aspettare che i problemi si manifestino: la prevenzione è la chiave. Contatta il tuo dentista di fiducia per una visita di controllo e una pulizia professionale.

Domande Frequenti sulla Placca e Tartaro

No, non necessariamente. Nelle fasi iniziali, l’accumulo di placca e tartaro e la conseguente infiammazione gengivale (gengivite) possono essere completamente indolori. Il dolore solitamente insorge solo quando la carie è progredita a un livello tale da coinvolgere la polpa dentale, o quando la parodontite è avanzata, causando mobilità dei denti o ascessi. È proprio questa assenza di dolore nelle fasi iniziali che rende così importanti i controlli dentali regolari, per intercettare i problemi prima che diventino gravi e dolorosi.

Sì, la placca inizia a riformarsi sui denti pochi minuti dopo aver mangiato o anche dopo una pulizia professionale. Se questa placca non viene rimossa efficacemente con l’igiene orale quotidiana (spazzolino, filo interdentale/scovolino), inizierà nuovamente a mineralizzarsi e a trasformarsi in tartaro nel giro di 12-18 ore. Per questo motivo, mantenere una scrupolosa igiene orale a casa è fondamentale per prolungare i benefici della pulizia professionale.

Sì, la predisposizione alla formazione di tartaro può variare da persona a persona. Fattori come la composizione della saliva (pH, concentrazione di minerali), la genetica, la dieta, il fumo, alcune condizioni mediche e l’assunzione di certi farmaci possono influenzare la velocità e la quantità di tartaro che si accumula. Anche un allineamento non perfetto dei denti può rendere più difficile una pulizia efficace e favorire l’accumulo.

No. I prodotti sbiancanti da banco, come alcuni dentifrici sbiancanti o strisce, agiscono rimuovendo le macchie superficiali dai denti, ma non hanno alcun effetto sul tartaro calcificato. Il tartaro è una formazione dura che può essere rimossa solo meccanicamente, con strumenti professionali specifici utilizzati dal dentista o dall’igienista dentale. Tentare di rimuoverlo con prodotti abrasivi può danneggiare lo smalto dei denti.

Indirettamente sì. Il tartaro, se non rimosso, favorisce l’accumulo di placca e l’infiammazione cronica delle gengive e dei tessuti di supporto del dente (gengive, osso e legamento parodontale). Questa infiammazione progressiva è ciò che viene chiamata parodontite (o piorrea). La parodontite distrugge gradualmente l’osso e gli altri tessuti che tengono fermo il dente, portando alla mobilità e, nei casi più avanzati, alla caduta spontanea del dente.

L’idropulsore è un ottimo strumento complementare all’igiene orale. Utilizza un getto d’acqua pressurizzata per rimuovere residui di cibo e placca superficiale dagli spazi interdentali e sotto il bordo gengivale, ed è particolarmente utile per chi porta apparecchi ortodontici o ha ponti e impianti. Tuttavia, non sostituisce l’efficacia meccanica dello spazzolino per rimuovere la placca dalle superfici dei denti né l’azione del filo interdentale/scovolino per la pulizia interprossimale profonda. E, come specificato nell’articolo, non può rimuovere il tartaro.

Sì, numerosi studi scientifici hanno evidenziato un’associazione tra l’infiammazione cronica causata dalla placca e dal tartaro (parodontite) e diverse condizioni sistemiche. Tra le più note ci sono le malattie cardiovascolari (aumento del rischio di infarto e ictus), il diabete (difficoltà nel controllo della glicemia e maggiore incidenza di complicanze), complicanze in gravidanza (parto pretermine, basso peso alla nascita) e problemi respiratori. La bocca è connessa al resto del corpo, e un’infiammazione locale può avere effetti a distanza.

L’attenzione all’igiene orale dovrebbe iniziare fin dalla comparsa del primo dentino, solitamente intorno ai 6 mesi di età. Sebbene il tartaro sia meno comune nei bambini piccoli rispetto agli adulti, la placca si forma subito e può causare carie precoci (carie da biberon). Insegnare buone abitudini di igiene orale fin dalla tenera età e portare i bambini dal dentista pediatrico per controlli regolari è fondamentale per prevenire problemi futuri.

È possibile. Dopo una pulizia profonda, specialmente se c’era molto tartaro o infiammazione gengivale, alcune persone possono sperimentare una temporanea sensibilità dei denti al caldo, al freddo o all’aria. Questo è normale e solitamente si risolve in pochi giorni o settimane, man mano che le gengive guariscono e i denti si “riadattano”. Il dentista o l’igienista possono consigliare dentifrici specifici per denti sensibili per alleviare il disagio.

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